un mondo nel quale il dolore della fatica, grazie all'ausilio di macchine intelligenti , scompaia per una specie biologica che nacque per subire l'ambiente naturale.
da questo ambiente naturale si distacca per la sua innata capacità linguistico-protesica, l'astrazione e la predizione degli eventi che sono nello stesso nucleo fondante della nostra episteme neurologica...
e questa episteme in macchine, non più macchine, protesi, non più protesi linguaggio astrazione? non più astrazione
in tuttto ciò non potrebbe celarsi una bellezza per noi sconosciuta
la bellezza della nostra natura pensante che siamo in grado di vedere solo al difuori di noi come con i libri la musica?
a loro volta strumenti, protesi e non più protesi, linguaggio...