Sunday, October 29, 2006

pentalogum imperfectum 1 di zero

la fine di un'intelligenza artificiale
una resa di conti... l'astronauta David uccice il Goliath


una sorta di disfida ciclopica: david bowman acceca l'occhio (hal9000) che scruta e legge i labiali, ulisse rientrava sotto le pecore, lui rientra da sotto l'astronave...

l'immagine è eloquente: l'uomo è nel cuore letterale della Macchina,
il colore avvampa di rosso cibernetico
una resa di conti che fa quasi sorridere,
anche se è l'uccisione di un animale infedele

le cose sono alle estreme conseguenze,
all'arma bianca rossa e gli schizzi di sangue sintetico affiorano fuori dallo schermo

le leggi di Asimov abbondantemente infrante perché la macchina prova odio e somiglia all'uomo

l'ereditarietà da uomo ad AI: genetico-mentale?

Monday, October 23, 2006

pentalogum imperfectum 2/0

Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni.
Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento; né esiste forse un solo potere dell’anima che resti identico, senza alterazione, un momento. La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un’infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni. Né c’è, propriamente, in essa nessuna semplicità in un dato tempo, né identità in tempi differenti, qualunque sia l’inclinazione naturale che abbiamo ad immaginare quella semplicità e identità.
E non si fraintenda
il paragone del teatro: a costituire la mente non c’è altro che le percezioni successive: noi non abbiamo la più lontana nozione del posto dove queste scene vengono rappresentate, o del materiale di cui è composta.

(Hume, Trattato sulla natura umana)

pentalogum imperfectum 3/0

la scissione comporta sempre un ritorno, nel tempo, ad un punto ridefinito dalla coscienza, l'esperienza è un ritorno, un ritorno ulissiaco ad una percezione primigenia
la persistenza delle percezioni, che chiamiamo sovente emozioni, è il timone che guida esseri dotoati di Logos su una rotta che consiste nelle percezioni stesse
è una forma di intelleigenza che si autoalimenta dall'inizio, da un punto...

pentalogum imperfectum 4/0

con rischio definiamo qualcosa che inconsciamente ci crea paura fastidio o apprensione, rischio nell'era globalizzata è esso stesso un evento;
il rischio che protesi della nostra mente si scindano e vivano, pensando e percependo il pensiero, una situazione di conflitto,
ma il conflitto è un nostro rischio un evento dotato di un certo grado di probabilità non definibile a priori ma solo a posteriori sulla nostra esperienza
scissione è creazione
la provocazione è forte e violenta me ne rendo conto
ma anche questa è una scissione e
prima ancora un rischio

pentalogum imperfectum 5/0

un mondo nel quale il dolore della fatica, grazie all'ausilio di macchine intelligenti , scompaia per una specie biologica che nacque per subire l'ambiente naturale.
da questo ambiente naturale si distacca per la sua innata capacità linguistico-protesica, l'astrazione e la predizione degli eventi che sono nello stesso nucleo fondante della nostra episteme neurologica...
e questa episteme in macchine, non più macchine, protesi, non più protesi linguaggio astrazione? non più astrazione
in tuttto ciò non potrebbe celarsi una bellezza per noi sconosciuta
la bellezza della nostra natura pensante che siamo in grado di vedere solo al difuori di noi come con i libri la musica?
a loro volta strumenti, protesi e non più protesi, linguaggio...


Saturday, October 21, 2006

darkly, in a scanner

stati di coscienza alterati, visioni di se stessi , dissociazioni spaziali
distacco dal corpo e dalla mente, come nelle fasi di risveglio
si percepisce se stessi come res extensa, uno stano oggetto proiettato
nello spazio e nel tempo
come due categorie kantiane che risvegliano
poi ci si rende conto che si è ciò che si percepisce
un oscuro scrutare nelle profondità anonime

Thursday, October 19, 2006

Tuesday, October 17, 2006

VEKKIUM



You TUBE ? no UN TUBO…

Ancora a parlare del vecchio e defunto tubo catodico, di frequenze digitali terrestri, mentre Google mette le mani sulla prima vera Tv del domani,

quella che tutti potranno fare…


E se per dire You tube cominciasse a censurare e con lei Google?

il modello -ahilui per il potere- funziona, è trasferibile !


bisogna fare i prodotti di domani

Come quelli che facevamo ieri: la Vespa, la nutella, la gioconda

Larry Page e Sergey Brin, Gill Gates, Steve Jobs…

…tronchetto, berlusca, ricucci, caltagirone, geronzi, tanzi

Da che parte va il futuro lo stiamo vedendo già, LONTANO...

da noi.

Thursday, April 13, 2006

TRIPticum (3/3)

gli Ufo comprenderebbero il nostro linguaggio?


Non comprendiamo il cinese figurarsi se loro...
il problema si è posto per i depositi di materiale nucleare: tra 1000 anni come potremmo far capire che le scorie sono pericolose e non sono -per dire- cibo? tramandare una conoscenza orale? un fumetto ? icone ?

TRIPticum (2/3)

il web di oggi ahime! E' una condanna?


Io non mi rassegno a decifrare cose che creano stanchezza,
preferisco: ergonomia nella conoscenza, piacevolezza, sintassi, leggerezza_

TRIPticum (1/3)

il web -molto prima- del web, questi per me sono i primi blog;
l'accezione, la sostanza e la forma moderna che hanno acquisito sono una conseguenza diretta del graffiare


graffio grafo hanno lo stesso etimo grafein (=greco scrivere) quindi la sostanza materiale il piacere di incidere una materia primigenia...
per ora mi accontento di graffiare sulla tastiera, posto che sia altrettanto efficace

Thursday, March 30, 2006

utente73

Thursday, March 23, 2006

ke asino!

il cavallo di razza o l'asino?

l'asino
il limite di sopportazione lo vede
si pianta e non
prosegue...

saggezza millenaria

Wednesday, March 22, 2006

il potere

quale è il limite che il potere deve osservare nei confronti delle persone?
sono tentato di dire nessuno e mi spiego: siamo noi che diamo al potere il diritto di esistere, senza di Noi il potere non ha diritti...



rispettare l'individuo... Hobbes, la teoria politica, dibattiti post-post-contemporaneo, cose sentite e risentite, direi anche trite e ritrite,
ciò che non muta è la sostanza di chi esercita il potere senza rispetto, come avviene sul lavoro, nell'economia dove il Contratto non esiste più, c'è chi in base ad una rendita di posizione impone e gestisce risorse non sue...

Il Contratto presuppone l'esistenza di due parti, il potere ne vuole una soltanto: se stessa. Ma l'autoreferenzialità può essere l'inizio e anche la fine...

Provare a cambiare è doloroso e non è per i deboli di cuore; ed in ogni caso il rischio è di provare propositi di rivalsa, ed è pericoloso perché si rischia di somigliare a chi Mi tortura
lasciarsi alle spalle i propositi di vendetta, ma agire in maniera impersonale mascherarsi da goccia di mare, scordarsi che il potere Mi faccia sconti

Thursday, March 16, 2006

Noia


... e che giornata... piove
aspetto che la luce dia un po' di smalto al grigiore

tutta questa pioggia è uno spreco se penso che piove anche in mare

Tuesday, March 14, 2006

rete - mapppe visuali

chi ha inventato
il web??? perdonate l'abbondanza dei question marks ma giustificata dalla impellenza
del pensiero... che notoriamente è veLoCe...

tecnologicamente il Cern di Ginevra (sostrato internet) qualcuno in California

la risposta giusta e forse la migliore è che internet l'ha inventato chi lo usa

internet: di come si diventa ciò che si è - prima di capire ciò che si è già__ scritto

Complicato, confuso si confesso: in una parola le parole si trasformano

Uno che sicuramente ha inventato il WEB è Keith HARING il quale, magari anzi quasi sicuramente, non sapeva nemmeno che esistesse.

mappe graffiti visioni con una forza primordiale inesplosa, avanti
(retorica a parte)

Wednesday, March 08, 2006

il tempo che circola

la natura circolare del tempo non ci avevo pensato... o meglio non ci avevo riflettuto in maniera esauriente fino a quando non ho visto, la settimana scorsa un bel film: Stay - Nel labirinto della mente.
No, no ... non anticipo trame, solo che il sottotitolo o è sbagliato o è stato tradotto male.


La questione non è questa perchè il film non tratta di labirinti mentali - che sono soltanto un magnifico sfondo - ma tratta di come il tempo può essere molteplice (!) (?)
Può essere circolare, concentrico come le scale di Escher, lineare, atomico, sequenziale , randomico , altalenante, capriccioso come la fisica dei neutrini, come il clinamen di epicuro...
Un caos, nel senso buono, casuale in modo inquietante.

Buon Film