Monday, October 23, 2006

pentalogum imperfectum 2/0

Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni.
Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento; né esiste forse un solo potere dell’anima che resti identico, senza alterazione, un momento. La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un’infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni. Né c’è, propriamente, in essa nessuna semplicità in un dato tempo, né identità in tempi differenti, qualunque sia l’inclinazione naturale che abbiamo ad immaginare quella semplicità e identità.
E non si fraintenda
il paragone del teatro: a costituire la mente non c’è altro che le percezioni successive: noi non abbiamo la più lontana nozione del posto dove queste scene vengono rappresentate, o del materiale di cui è composta.

(Hume, Trattato sulla natura umana)

pentalogum imperfectum 3/0

la scissione comporta sempre un ritorno, nel tempo, ad un punto ridefinito dalla coscienza, l'esperienza è un ritorno, un ritorno ulissiaco ad una percezione primigenia
la persistenza delle percezioni, che chiamiamo sovente emozioni, è il timone che guida esseri dotoati di Logos su una rotta che consiste nelle percezioni stesse
è una forma di intelleigenza che si autoalimenta dall'inizio, da un punto...

pentalogum imperfectum 4/0

con rischio definiamo qualcosa che inconsciamente ci crea paura fastidio o apprensione, rischio nell'era globalizzata è esso stesso un evento;
il rischio che protesi della nostra mente si scindano e vivano, pensando e percependo il pensiero, una situazione di conflitto,
ma il conflitto è un nostro rischio un evento dotato di un certo grado di probabilità non definibile a priori ma solo a posteriori sulla nostra esperienza
scissione è creazione
la provocazione è forte e violenta me ne rendo conto
ma anche questa è una scissione e
prima ancora un rischio

pentalogum imperfectum 5/0

un mondo nel quale il dolore della fatica, grazie all'ausilio di macchine intelligenti , scompaia per una specie biologica che nacque per subire l'ambiente naturale.
da questo ambiente naturale si distacca per la sua innata capacità linguistico-protesica, l'astrazione e la predizione degli eventi che sono nello stesso nucleo fondante della nostra episteme neurologica...
e questa episteme in macchine, non più macchine, protesi, non più protesi linguaggio astrazione? non più astrazione
in tuttto ciò non potrebbe celarsi una bellezza per noi sconosciuta
la bellezza della nostra natura pensante che siamo in grado di vedere solo al difuori di noi come con i libri la musica?
a loro volta strumenti, protesi e non più protesi, linguaggio...