Tuesday, May 14, 2013

casa sull'albero - poesia non commerciale








una casa sull'albero
segnare un dolce sentiero per i bambini

abbandonare nel vasto silenzio della nebbia un giorno a ottobre convinzioni e passeggiare sul fango camminare verso






la nebbia










e tu che non mi hai insegnato nulla




vivo ora nella mia casa sull'albero



è la mia infanzia






il gigante epilettico
 è soltanto un temporale che accarezza fruttuoso scrosciante le cime sciolte

 fulgore esploso scivola sulle foglie

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scivola sul vetro

 scivola sul mio viso

                             scivola sulle mie labbra lacrime fredde insapori

bere la pioggia


sono felice

rido la pioggia è fredda


e tu che non mi hai insegnato nulla

rido la pioggia è fredda





stanotte

camminare verso il







buio




della foresta oltre
il cimitero che amo qui vicino







che attraverso




dove sorridono le pietre

abbandono le mie convinzioni la mia storia

e come al solito con poco prezzo




e tu che non mi hai insegnato nulla



non hai visto


e tu che non mi hai insegnato nulla




non sei











































dopo anni vivo nella mia
casa sull'albero




gli occhi degli esseri misteriosi





mi guardano






e anche le bianche pietre lì sopra

sorridono in questa primavera piena esplosa



le rondini



la sera cercano volute aeree                             


                            quasi
 quasi            

                                                                                                       punti

                                                       puntini










          in              uno               spazio                                               serale

lo spazio lontano ha perso le due vestali arancione e azzurra






e più lontano in basso trascolora sulle cupole barocche...