Tuesday, April 08, 2008

anestesia soffice - smoking in sematic trees forest

"si chiese la possibilità matematica che lì al buio in

quel sentiero di campagna poco distante da casa
con il vento che formava il frastuono di una metropolitana

su quel sentiero al buio tra gli alberi e i bordi di erba irrorati dai cristalli soffici

si chiese la possibilità che un fiocco di neve sufficientemente
grande spegnesse la sommità della sigaretta che aspirava con voluttà dopo
quel pasto pesante ed invernale

..

in quell'istante un sibilo poi leggero sfocato acre dischiuse acqua e spense

guardò il cielo e vide un'immensa teoria astratta di fiocchi scivolare planare secondo rigore
lieve vorticoso

e il buio parve ancora più intimo sottile piacevole
parve l'anatomia di un pensiero sottostante totale unico come la pressione di un universo non ostile che si apriva con una dolcezza femminile
in appagamento a quel freddo piacevole
tra la fibra del buio

il sapore dell'ovatta calpestata bianca sotto i piedi
la materia piacevole dell'infanzia"



"il rischio che da elevati livelli matematici si quell'io si fosse formato e avesse
ucciso le sue stesse regole, il solito dilemma dell'intelligenza artificiale, di caos e necessità
di costruzione e distruzione, di amore e odio, di sconfitta e vittoria..."

"il rischio esisteva così come nell'universo qualcuno a lui speculare da qualche altra galassia
era nella probabilità di fumare una sigaretta poi spenta al buio dalla neve..."